Affido familiare e adozione

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Affido familiare e adozione2021-11-09T11:04:15+01:00

L’Adozione

I requisiti

La Legge 184/1983 e successive normative di riforma, stabiliscono i requisiti che la coppia deve avere per adottare:

essere coniugati da almeno tre anni al momento della presentazione della domanda di adozione, oppure dimostrare attraverso documentazione la continua e stabile convivenza antecedente al matrimonio (comunque necessario) per un periodo di almeno tre anni;

avere almeno 18 e non più di 45 anni di differenza dal minore che si vuole adottare.

Il percorso

Le coppie che sono interessate al percorso adottivo, prima di presentare la dichiarazione di disponibilità all’adozione nazionale e/o internazionale al Tribunale per i Minorenni, possono rivolgersi ai Centri adozione di competenza. Qui le coppie ricevono informazioni sul percorso adottivo.

La domanda di adozione nazionale e internazionale deve essere presentata al Tribunale per i Minorenni di Firenze, competete per territorio di residenza dei coniugi.

Il Tribunale per i Minorenni di Firenze ha sede in Firenze in Via della Scala n.79 (055.267295 fax 055294469) ed ha competenza per tutti i cittadini residenti in Toscana ad eccezione di quelli residenti nelle province di Massa e Carrara che devono rivolgersi al Tribunale per i Minorenni di Genova.

I servizi socio sanitari del territorio di residenza, su incarico dl Tribunale per i Minorenni, svolgono lo “studio di coppia” e predispongono le relazioni psicosociali.

Il Tribunale per i Minorenni, acquisite le relazioni dei servizi e dopo aver incontrato la coppia, dichiara l’idoneità o la non idoneità all’adozione.

La coppia una volta ottenuta l’idoneità dovrà rivolgersi a un ente autorizzato per avviare la procedura di adozione internazionale.

Per quanto riguarda l’adozione nazionale, la coppia viene inserita nell’elenco delle coppie disponibili presso il Tribunale per i Minorenni.

Le adozioni nell’Area grossetana

Il Centro è collocato presso il Coeso Società della Salute in via Damiano Chiesa n. 7/a

L’operatore referente è l’assistente sociale Mina Mari.

Il team valutativo, attualmente  è composto dall’assistente sociale a da una psicologa dell’Unità funzionale Consultoriale dell’Azienda Usl Toscana Sud Est.

L’indagine per l’idoneità all’adozione viene effettuata, di norma, con le seguenti modalità:

un colloquio congiunto tra assistente sociale e psicologo; due percorsi di valutazione effettuati separatamente dall’assistente sociale e dallo psicologo; una visita domiciliare congiunta ed un colloquio di restituzione della valutazione.

La relazione viene redatta secondo lo schema previsto dalle Linee Guida Regionali, in due parti, con una valutazione congiunta, e  viene trasmessa al Tribunale per i Minorenni.

L’Affidamento familiare

Consiste nell’accoglienza di un minore per un periodo di tempo determinato presso una famiglia, un single o una comunità di tipo familiare, qualora la sua famiglia d’origine stia attraversando un momento di difficoltà e per vari motivi (difficoltà educative e/o genitoriali, malattia, carcerazione, ecc…) non riesca a prendersi temporaneamente cura dei figli.

L’affidamento è caratterizzato dalla temporaneità – da alcuni mesi fino a un massimo di due anni, dal mantenimento dei rapporti con la famiglia e dal rientro del minore nella propria famiglia d’origine.

Può essere diurno o part-time (quando è limitato ad alcune ore durante la giornata), oppure residenziale (quando il minore va a vivere, per un periodo di tempo, presso la famiglia affidataria, pur mantenendo, di norma, rapporti e incontri con la propria famiglia naturale).

In Italia l’affidamento familiare è regolamentato dalla Legge 184/1983 e 149/2001.

Dove andare: Centro affidi

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