Oltre 250 giovani, tra gli 11 e 25 anni, tra cui molti studenti delle scuole superiori della città, hanno partecipato, questa mattina all’incontro del progetto “Street’s rooms”, promosso dal Comune di Grosseto e dal Coeso  per capire le esigenze dei ragazzi grossetani, intercettare i bisogni e gli eventuali disagi e proporre alternative concrete.

Presenti all’incontro, che ha avuto l’obiettivo di favorire un momento di confronto, partecipato, divertente e informale, esercenti della città, associazioni e rappresentanti delle istituzioni: ha partecipato, infatti, il sindaco Antonfracesco Vivarelli Colonna, l’assessore al Sociale, Mirella Milli, Fabrizio Boldrini, direttore del Coeso, e Renza Capaccioli, responsabile dell’Unità funzionale servizi sociali residenziali e territoriali  del Coeso.

“Street’s rooms” è un progetto di “educativa di strada” che vuole dare risposte concrete ai ragazzi, nei luoghi dove si ritrovano, per favorire momenti di aggregazione, iniziative culturali, sportive e ricreative cercando così di evitare anche gli episodi di vandalismo e comportamenti devianti che spesso nascono da disagio non espressi.

L’ educativa di strada è uno degli strumenti messi in campo del servizio sociale che, partendo dai bisogni della comunità e da un processo di intercettazione dei bisogni, cerca di generare percorsi di benessere e reti sociali. Quando è rivolta ai giovani, in particolare,  questo approccio consente di intercettare le richieste spesso tacite, prima che si trasformino in comportamenti non adeguati.

Per informazioni: dott.ssa Francesca Pantalei 392/8690277, email: streetsrooms@gmail.com, francescapantalei@libero.it.