Un percorso per capire come parlare ai minori dalle difficili storie familiari. Lo organizza l’agenzia formativa del Coeso Società della Salute.

Il laboratorio intende fornire conoscenze adeguate sull’importanza di comunicare con trasparenza e sincerità ai minori ed i criteri teorico-operativi sulla maniera più corretta per parlare, in contesti non terapeutici, ai bambini e agli adolescenti dalle difficili storie familiari.

Il compito di aiutare i bambini ed i ragazzi a conoscere e comprendere la propria storia spetta, solitamente, ai genitori. Cosa succede, però, quando ci troviamo di fronte a minori che hanno storie particolarmente difficili e genitori problematici non in grado di raccontare loro la verità e dare significato agli eventi? Sono queste le situazioni in carico agli operatori psico-sociali che si occupano di tutela minorile, a cui spetta il difficile compito di parlare ai bambini e aiutarli a capire parti difficili e dolorose della loro esistenza. Questo compito delicato richiede competenza professionale e capacità relazionali, ma non si configura necessariamente come un intervento clinico o terapeutico e può essere, quindi, effettuato da diverse figure professionali, purché adeguatamente preparate.

Nel percorso formativo verranno esposte le ragioni che sostengono la necessità di accompagnare i minori anche attraverso un laboratorio esperienziale proposto ai partecipanti e verrà proposto uno specifico approccio per parlare con i bambini e gli adolescenti attraverso la presentazione e la discussione di alcuni casi esemplificativi.

Il laboratorio, che si terrà nei giorni 20 marzo e 1 aprile 2019 a Grosseto presso la Casa di Riposo “Ferrucci“ in via Ferrucci n. 9, sarà condotto dal dott. Marco Chistolini (psicologo, psicoterapeuta, esperto in problematiche minorili e della famiglia).

Il laboratorio, della durata di 12 ore, è articolato in due giornate successive di 6 ore ciascuna. E’ rivolto agli assistenti sociali, agli educatori professionali e agli psicologi di Coeso SdS Grosseto e agli operatori delle comunità educative per minori operanti nel territorio di riferimento (si può partecipare, quindi, su invito dei servizi).

ARTICOLAZIONE DEI DUE INCONTRI

10.00-10.30
Registrazione dei partecipanti.
10.30-11.30
Prima relazione. Perché è importante parlare con i bambini? Il ruolo degli adulti di riferimento.
11.30-12.30
Seconda relazione. Conoscenza di sé, pensiero riflessivo e regolazione emotiva. Quando i genitori non sanno o non possono.
12.30-13.00
Discussione in plenaria.
13.00-14.00
Pausa pranzo.
14.00-15.30
Dalla teoria alla prassi: criteri operativi per parlare ai bambini delle loro storie personali e familiari.
15.30-16.30
Alcune ragioni che sottendono le difficoltà degli adulti nel parlare con i bambini di eventi dolorosi. Laboratorio esperienziale.
16.30-17.00
Dibattito e conclusioni.