Continuano ad arrivare anche in Maremma i rifugiati provenienti dall’Ucraina, grazie anche al sistema di accoglienza messo in piedi da istituzioni pubbliche e soggetti privati per dare risposta alle centinaia di persone in fuga dal conflitto. Tra queste anche alcuni minori non accompagnati che possono, su valutazione dei servizi sociali, essere affidati a famiglie disponibili ad accoglierli.  Un percorso, quello dell’affidamento familiare, che deve avvenire secondo le procedure e le modalità previste dalla legge ed è per questo che è importante sapere a chi rivolgersi per dare la propria disponibilità. “Abbiamo ricevuto molte segnalazioni e relativi messaggi fuorvianti sulla possibilità di accogliere e persino di adottare bambini e ragazzi provenienti dall’Ucraina – spiega Elisabetta Mori, responsabile dell’unità funzionale servizio socio assistenziali e socio sanitari territoriali – e per questo è importante fare chiarezza e ricordare che le nostre strutture sono a disposizione di chi desidera aprire le proprie porte”. Per i cittadini dei Comuni dell’area socio sanitaria Amiata Grossetana, Colline Metallifere e Grossetana, infatti, sono a disposizione i professionisti del Centro affidi, la struttura che si occupa, appunto, degli affidamenti familiari.

“Anche per accogliere i minori provenienti dall’Ucraina – dice Mina Mari, assistente sociale referente per il Centro affidi – si devono seguire le medesime procedure che attuiamo per tutti gli altri tipi di affidamento. Le famiglie o i singoli che danno la propria disponibilità avranno dei colloqui con i nostri professionisti per individuare la soluzione migliore per i bambini e i ragazzi che vivono uno stato di bisogno. Una volta stabilito l’affidamento, poi, troveranno nella nostra équipe una rete di supporto e ascolto, pronta ad affiancarli nel bellissimo percorso dell’affidamento”. Un percorso che, nel caso dei bambini in fuga dalla guerra, deve tener conto anche della possibilità che questi giovani abbiano bisogno di supporto per superare il recente trauma vissuto e che vivono.

L’affidamento familiare consiste nell’aiutare una famiglia a superare un periodo difficile prendendosi cura dei suoi figli, attraverso un insieme di accordi collaborativi fra famiglie affidatarie e i diversi soggetti che nel territorio si occupano di cura e protezione dei bambini e di sostegno alla famiglia. L’affidamento familiare è, di solito, un intervento di breve e medio periodo; possono dare la propria disponibilità ad accogliere famiglie con o senza figli, sposate o conviventi, e singoli.

Il lavoro del Centro affidi è stato potenziato negli ultimi mesi: nel 2021 sono 43 le famiglie che si sono rese disponibili ad accogliere minori e, di queste, 23 sono pronte per accogliere.

“In questo momento – precisa Elisabetta Mori – non sono molti i minori non accompagnati arrivati sul territorio, ma non è escluso che la situazione possa cambiare rapidamente: per questo è importante che chi desidera accogliere si faccia ‘trovare pronto’”. Il Coeso SdS ricorda anche che non ci sono vie privilegiate per l’adozione se si accolgono minori ucraini: l’iter, infatti, è quello previsto dalla legge e avviene sempre dopo una decisione del Tribunale per i Minorenni.

Per informazioni sull’affidamento familiare o per manifestare la propria disponibilità si può scrivere a centroaffidi@coesoareagr.it o chiamare lo 0564 439267.