Parlare di social, web e di tutto ciò che riguarda le relazioni internet mediate, soprattutto in adolescenza, richiama in tutti noi la sensazione di pericolo per qualcosa di sconosciuto e spesso indecifrabile.

“I rischi della rete sono molti – commenta Luca Pianigiani, psicologo e referente del progetto Youngle Samedi – sentiamo parlare spesso dei più blasonati quali il cyberbullismo, sexting, Revenge porn, Catfish, grooming, le chat dell’orrore, ma ne esistono tantissimi altri, tanto che a volte abbiamo difficoltà a trovargli un nome. Internet però, non è soltanto un posto dove si rischia di cadere in trappola, ma può diventare in un periodo della vita delicato come l’adolescenza un’opportunità per chiedere aiuto e riceverne”.

“La Asl Toscana sud est – commenta il direttore sanitario, Simona Dei – ha sempre avuto un interesse particolare nel cercare nuove forme di comunicazione con i ragazzi, al fine di entrare in contatto con loro e di poter dare una risposta ai loro bisogni particolarmente urgenti nell’età adolescenziale supportando iniziative e progetti volti a far sentire loro la vicinanza anche dei servizi sanitari.”

Durante il periodo pandemico ad esempio è stato attivato dall’Azienda, all’interno delle scuole che hanno aderito, il progetto “Youngle” finalizzato a promuovere un nuovo modello di web peer education.

Nasce all’interno del progetto Samedi (Salute mentale dipendenze), linea di finanziamento del Fondo asilo, migrazione e integrazione ed ha la finalità di attivare un servizio di web peer education e ascolto online sul territorio della Asl Toscana sud est, con una particolare attenzione a ragazze e ragazzi di seconda generazione o provenienti da paesi terzi.

“Attraverso la metodologia della social challenge – spiega Pianigiani- è stato chiesto agli studenti chi tra loro volesse diventare un influencer di messaggi positivi tra i giovani e da lì si sono autoreclutati per trasformarsi in web peer.” Le scuole coinvolte nella challenge di reclutamento state sei per un totale di 29 classi coinvolte nelle tre province della Asl Tse: Itis Galileo Galilei Arezzo (5 classi coinvolte); Istituto di istruzione superiore Sarrocchi di Siena (9 classi coinvolte); Istituto di istruzione superiore Rosmini di Grosseto (5 classi coinvolte); Liceo Giovanni da San Giovanni San Giovanni Valdarno (4 classi coinvolte); Isis Valdarno San Giovanni Valdarno (una classe coinvolta); Istituto di istruzione Superiore Roncalli Poggibonsi (5 classi coinvolte). Questi ragazzi, dai 16 ai 19 anni, dopo alcuni mesi di formazione con gli psicologi della Asl Tse, hanno aperto un profilo instragram e Tiktok “YoungleSiena” ed il 24 gennaio 2022 tramite la webapp Youngle, scaricabile per Apple e android, un sistema di chat anonime: un innovativo servizio di ascolto e counseling online rivolto ad adolescenti e gestito da adolescenti con la supervisione di psicologi.

“Le oltre 400 chat che abbiamo avuto all’interno della piattaforma Youngle ci hanno permesso di capire come stanno psicologicamente i ragazzi – continua il Luca Pianigiani – chiedono aiuto per tantissime problematiche che spaziono dai disturbi del comportamento alimentare, alle relazioni familiari, alle amicizie,alla sfera sessuale e affettiva fino ai comportamenti autolesionistici. Altri solo per uscire da una sensazione di solitudine ed essere indirizzati verso i servizi ”.

Anche per l’anno scolastico 2022/2023 il progetto afferente all’area sanitaria delle dipendenze è stato riproposto dal dipartimento della promozione della salute agli istituti secondari di secondo grado nel territorio della Asl Tse.

 

Ufficio stampa Usl Toscana sud est