C’è un buon clima interno tra il personale del Coeso Società della Salute. Lo ha attestato una ricerca a cura del MeS, l’Istituto di management della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, curata da Sara Barsanti, Emiliano Pardini, Giulia Colombini, Virginia Sommati e presentata in occasione dell’assemblea del personale.

“Si tratta di un lavoro avviato da tempo, che si è sviluppato la scorsa estate, quando il personale è stato invitato a rispondere a un questionario online, che ci è molto utile per capire ‘che aria si respira’ nella struttura e anche definire insieme azioni di miglioramento”, spiega la direttrice Tania Barbi. “Per chi opera nell’erogazione di servizi ai cittadini, infatti, poter lavorare in condizioni non solo sicure, ma anche favorevoli e soddisfacenti è molto importante, perché permette di erogare servizi migliori”.

Nel dettaglio la ricerca sul clima organizzativo ha indagato la percezione condivisa che i lavoratori hanno sulle norme che riguardano decisioni e modalità di collaborazione: questo perché le percezioni degli individui hanno effetti sui comportamenti collettivi e, di conseguenza, sulla gestione, sulla sicurezza del lavoro e sull’assistenza fornita agli utenti.  La ricerca, quindi, si è svolta con questionario sulle condizioni lavorative, l’organizzazione del lavoro, il rapporto con i colleghi, il lavoro, il management, lavorare per obiettivi, la comunicazione, la formazione, il rapporto con gli utenti, con gli enti pubblici e privati.

Hanno partecipato 80 lavoratori: l’87% donne e più del 40% con un’età compresa tra i 40 e i 50 anni. La maggior parte degli operatori lavora per Coeso SdS da più di quattro anni e il 93,4% degli intervistati ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Il 49,2% degli operatori che hanno partecipato all’indagine svolge la professione di assistente sociale, mentre il 44,6% è impiegato amministrativo. Dai dati raccolti emerge che la maggior parte del personale ritiene adeguata l’organizzazione del lavoro e descrive un clima di collaborazione con i colleghi e una relazione proficua con il management.
C’è una discreta soddisfazione anche circa il rapporto con gli assistiti: il 51,1% degli intervistati parla di una buona relazione; il 45,7% si sente benvoluto dagli assistiti e il 40%  apprezzato anche dai loro familiari.

Forte anche il senso di appartenenza all’azienda: il 52,3 per cento è orgoglioso di lavorare per la Società della Salute.

L’indagine è servita anche a raccogliere una serie di suggerimenti per migliorare: in particolare viene chiesta una programmazione del lavoro più condivisa e maggiore condivisione anche del lavoro svolto nei vari ambiti. “Lavoreremo anche – conclude Barbi – a un programma di formazione tecnica e a dei percorsi di valorizzazione delle professionalità”.