“Il 7 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro il bullismo e cyberbullismo e la città di Grosseto ha visto la partecipazione di centinaia di studenti ad un flash mob organizzato dalla Rete provinciale delle scuole del territorio, con capofila il Polo Bianciardi, nell’ambito del progetto BullOut. Un bel momento di aggregazione al quale ho avuto il piacere di partecipare insieme alle istituzioni del territorio, utile per affrontare un tema purtroppo di grande attualità. Una problematica sociale che il Coeso Società della Salute non può ignorare.
Il Coeso, con i suoi professionisti e in collaborazione con la Asl e con la Regione Toscana, è il punto di riferimento per la rete di soggetti che lavorano ogni giorno per fornire a genitori, insegnanti, educatori gli strumenti per supportare chi è vittima o agisce bullismo. Il lavoro di contrasto alla violenza, reale o virtuale, va avviato sin dalla più tenera età ed è importante, per questo, che siano proprio gli studenti i protagonisti attivi di percorsi di sensibilizzazione e promozione di comportamenti diversi, incentrati sul rispetto e sull’accoglienza e la modalità di rete, che unisce competenze diverse, è la più adatta per fronteggiare con strumenti nuovi un fenomeno antico che ricorrere, oggi, a tecnologie moderne. Necessaria la sensibilizzazione degli adulti perché sappiano cosa fare e a chi rivolgersi in caso di un episodio presunto di bullismo. Segnalare questi fatti è, oltre che un compito morale, un dovere giuridico e per questo è fondamentale la presenza, all’interno della rete territoriale che si è costituita, delle Forze dell’Ordine. Per avere supporto e confronto su questi temi, è possibile contattare la rete: basta inviare un’email a  b.bugelli@coesoareagr.it o chiamare il numero 335 166 4027”.

Tania Barbi, direttrice del Coeso SdS