Una sede dove riunire gli ambulatori dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, gli assistenti sociali, gli infermieri di famiglia e di comunità. Saranno questi alcuni dei servizi socio sanitari del nuova Casa di Comunità spoke di Massa Marittima (questa la definizione di strutture che garantiscono servizi di cure primarie aperte 12 ore al giorno per sei giorni la settimana), che sarà realizzato nell’edificio ex Inam in in Via Risorgimento 8. Il progetto è stato presentato oggi dal sindaco Marcello Giuntini, dal direttore generale della Azienda Usl Toscana sud est Antonio D’Urso, dalla direttrice del Coeso Società della Salute Tania Barbi, dal direttore del Dipartimento Tecnico dell’Asl Tse Riccardo Antonelli, dall’assessore comunale alla Sanità Grazia Gucci e dalla referente del gruppo Progetto Medici AFT dott.ssa Linda Pinzuti. I lavori prevedono una riorganizzazione degli spazi di un edificio già sede amministrativa dell’azienda sanitaria, attraverso interventi di riqualificazione e ristrutturazione che interesseranno principalmente il piano terra con la creazione di nuovi ambulatori e uffici per lo svolgimento di servizi amministrativi come la scelta del medico. L’investimento di massima da parte della Azienda Usl sarà tra i 100 mila e i 150 mila euro e i lavori si dovranno concludere alla fine del 2023. Punti fermi di questo intervento saranno la sostenibilità energetica e la possibilità di rendere l’accesso fruibile a tutti i portatori di disabilità.

“Uno dei vantaggi è che i cittadini non dovranno più girare da uno studio di un medico ad un altro – ha dichiarato il dg Antonio D’ Urso – ma saranno tutti aggregati in un’orario dalle 8 alle 20. Questo è il percorso iniziato dal DM 77 in tutta Italia (il provvedimento del Governo che riforma l’assistenza territoriale), e che tocca anche Massa Marittima. Inoltre recuperiamo una nostra struttura, e anche questo è un punto qualificante”. “Tutto è iniziato da una richiesta dei cinque medici di medicina generale di Massa Marittima, Montieri e Monterotondo Marittimo del Progetto AFT – ha aggiunto il sindaco Giuntini – , una proposta che ci ha trovato pienamente d’accordo. Su questo abbiamo lavorato e coinvolto l’Azienda sanitaria. Un percorso iniziato già da alcuni mesi e che ha permesso all’Asl di fare tutte le verifiche tecniche e per approntare un progetto di massima. In questo modo abbiamo dato così riposta ad una delle nostre richieste che abbiamo voluto fortemente per potenziare l’assistenza socio sanitaria territoriale”.

“Insieme si lavora meglio, per questo abbiamo sentito l’esigenza di chiedere un unico luogo fisico per creare anche una prospettiva sul piano dell’assistenza”, ha invece sottolineato la dott.ssa Linda Pinzuti. Concetto fatto proprio anche da Tania Barbi direttrice del Coeso: “Avere un unico spazio a disposizione dei professionisti sociosanitari – ha detto – garantisce una maggiore integrazione e, di conseguenza, una migliore presa in carico del cittadino. Un modello da valorizzare nel nostro territorio”. Sugli aspetti tecnici dell’intervento Riccardo Antonelli direttore del Dipartimento Tecnico Asl tse ha tenuto a ribadire che: “Si tratta di un intervento di ristrutturazione su un immobile di nostra proprietà con l’obiettivo di rendere più funzionali i servizi sia per i cittadini che i professionisti. In più, secondo una consolidata filosofia aziendale, stiamo valutando eventuali lavori di efficientamento energetico della struttura”.