Il fenomeno delle truffe agli anziani è in forte crescita in Italia e in Toscana e anche su Grosseto si osserva lo stesso trend, con un aumento di truffe e frodi informatiche, che si è registrato soprattutto dopo la pandemia. Lo hanno confermato i risultati dell’indagine condotta nell’ambito di “Over to over – Rafforzare la rete di auto-aiuto per attenuare l’isolamento e la fragilità e per prevenire le truffe agli anziani”, il progetto promosso dal Ministero dell’Interno e realizzato grazie all’integrazione del lavoro di Prefettura, Comune di Grosseto, Coeso Società della Salute, con la collaborazione delle forze dell’ordine, dell’azienda Usl Toscana sud est e della società Simurg Ricerche.

Durante la pandemia, le truffe in Italia sono cresciute dell’80%, in controtendenza rispetto alle altre tipologie di crimini, e gli anziani truffati sono circa 15-20% del totale. Dati che potrebbero, però, non rappresentare la situazione reale, poiché molte delle vittime non sporgono denuncia. Anche su Grosseto si osserva questa tendenza, con una crescita delle truffe informatiche, tra il 2019 e il 2022 del 93% a livello comunale e del 94% a livello provinciale. Sono 589 le truffe e le frodi informatiche denunciate nel territorio comunale di Grosseto nel 2022 e, di queste, il 17 per cento ha interessato persone con più di 65 anni di età.

Proprio per indagare il fenomeno e offrire ai cittadini strumenti per difendersi dai malfattori, il Comune di Grosseto, su impulso della Prefettura e in collaborazione con Coeso SdS e altre istituzioni, ha avviato il progetto “Over to over”, con l’obiettivo di prevenire le truffe e creare una rete di servizi di supporto alle vittime. Nell’ambito del progetto è stato creato anche un osservatorio permanente sul fenomeno che ha realizzato una prima indagine nel 2021 e una seconda indagine nel 2023, con l’intento di conoscere l’estensione e le caratteristiche delle truffe, monitorare e valutare l’efficacia delle azioni del progetto, dare informazioni e coinvolgere le persone nella rete di auto-aiuto.

I dati sono stati raccolti attraverso un’indagine telefonica, realizzata tra agosto e settembre su oltre 500 persone e un questionario: più della metà degli anziani intervistati afferma di aver subito negli ultimi anni uno o più tentativi di truffa. Si stima, quindi, che il numero di vittime residenti sul territorio, tra gli over 65, sia di 12mila persone.

Dall’indagine condotta emerge che la maggior parte dei reati subiti dalle persone anziane intervistate sono furti nell’abitazione. Quasi un anziano su quattro (il 24%) ha vissuto l’esperienza traumatica di estranei nella propria casa e il 10% dichiara di aver subito furti fuori casa.

Al secondo posto nella tipologia di truffe subite, c’è l’attivazione di servizi non richiesti per via telefonica, che ha riguardato il 17% degli intervistati. Il 10% del campione segnala anche altre tipologie di pratiche commerciali aggressive: non sempre si tratta di reati, ma il confine con le vere e proprie truffe è molto sfumato.

Nel campo delle truffe, la tipologia più frequente è quella dei falsi incaricati di aziende dei servizi, che cercano di entrare nelle abitazioni per compiere furti o raggiri: hanno interessato il 7,4% degli anziani.

Rispetto alla rilevazione del 2021, si osserva un forte calo delle visite di falsi incaricati, dato che passa dal 15% al 7%, mentre crescono le truffe online che, insieme a quelle sentimentali, hanno toccato circa il 9% degli intervistati, con una crescita di 3 punti percentuali.

Non tutti i tentativi di truffa vanno in porto: complessivamente, hanno provocato danni alla vittima poco meno del 50% degli episodi segnalati, con un picco dell’86% per quello che riguarda i furti e un minimo dell’11% per la visita di falsi incaricati. Inoltre, per questa tipologia di reato, si registra un calo importante dei “colpi” andati a segno, che passano dal 20% del 2021 all’11% del 2023. Un risultato che potrebbe essere da imputare anche alle numerose campagne di informazione e sensibilizzazione portate avanti dalle forze dell’ordine e dagli enti pubblici.

Non tutte le truffe e i reati subiti vengono denunciati dalle vittime, ma rispetto all’indagine del 2021 si registra un miglioramento anche per quanto riguarda la propensione a denunciare, che cresce di 6 punti percentuali per le truffe tentate e di 10 punti per quelle riuscite. È interessante notare che la propensione più alta alla denuncia si registra per le visite in casa di falsi funzionari, ulteriore sintomo dell’impatto positivo delle campagne informative.

Ma la truffa o il raggiro subito, anche se non riuscito, può provocare pesanti conseguenze per la vittima che tende a colpevolizzarsi e a modificare i rapporti con le altre persone, aumentando così l’isolamento, nocivo per la salute e per l’autonomia della persona anziana. Nell’indagine condotta quest’anno, infatti, si evidenza come il 26% ritiene che l’esperienza vissuta abbia modificato i rapporti con gli altri, generando diffidenza e sospetto (65%), paura e senso di insicurezza (27%) e in alcuni casi ostilità (8%). Nel 23% dei casi, la persona anziana ha ripercussioni sulla salute fisica e mentale: il 15% di chi ha subito almeno un tentativo di truffa dichiara di aver provato ansia e depressione, l’11% senso di colpa e disistima verso se stesso, il 5% confusione e difficoltà a prendere sonno.

Ed è proprio il senso di insicurezza che ha spinto il 47% delle vittime ad adottare comportamenti per la messa in sicurezza dell’abitazione e dei valori, installando allarmi e sistemi di sorveglianza.

Interessante notare come, attraverso l’indagine, si sia valutato anche il grado di conoscenza del progetto “Over to over”: più di un anziano su quattro (il 26%) dichiara di aver sentito parlare del progetto e il 6,4% dichiara di conoscerlo molto bene.

Per avere informazioni sul progetto è possibile visitare il sito www.coesoareagr.it, mentre per avere assistenza è possibile rivolgersi allo sportello di ascolto, attivo al Punto Insieme di via Don Minzoni a Grosseto, che può essere contattato, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13.30, chiamando il numero 0564 483 730.

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