Sono 40 le persone svantaggiate che hanno partecipato ad inserimenti lavorativi grazie al progetto “Job street”, finanziato dalla Regione Toscana tramite il Fondo per lo sviluppo e la coesione, che ha visto il Coeso Società della Salute capofila di un partenariato pubblico e privato che ha coinvolto anche Aforisma, Arcobaleno, Coob, Cuore Liburnia Sociale, Giocolare, L’Altra città, Mestieri, Pegaso e Pluriversum.

Un percorso che ha avuto come obiettivo aumentare l’occupabilità, favorire l’inserimento lavorativo, testare un modello integrato pubblico/privato per la presa in carico delle persone vulnerabili e individuare un sistema di valutazione delle azioni intraprese.

Sono oltre 100 le domande valutate tra le persone disoccupate o inoccupate, in condizioni di svantaggio socioeconomico e in carico al servizio sociale territoriale; persone minori con più di 16 anni di età, italiani e stranieri non accompagnati, richiedenti asilo; persone single con figli a carico. Per questi è stato avviato un percorso di accoglienza, valutazione multidimensionale e orientamento che ha portato alla realizzazione di progetti di inserimento lavorativo personalizzato, che sono serviti a mettere in relazione le esigenze delle aziende e le caratteristiche delle persone da poter inserire. Inoltre, il progetto ha previsto anche un importante intervento di formazione finalizzato a fornire le competenze necessarie, compresa la formazione obbligatoria, per dare modo alle persone coinvolte negli inserimenti lavorativi di vivere in sicurezza e con competenza il luogo di lavoro.

Nel complesso, sono stati realizzati e portati a termine 40 tirocini, che hanno coinvolto 23 donne e 17 uomini. Di questi, 14 persone hanno tra i 18 e 24 anni, 14 tra i 35 e 54 anni, 10 tra 25 e 34 anni, e 2 con oltre 54 anni. 28 persone provengono dall’area Grossetana, 8 dalla zona delle Colline Metallifere e 4 dalla zona Amiata.

Nel dettaglio 18 tirocini hanno avuto una durata media tra i 4 e i 6 mesi: 15 tirocini sono durati oltre 6 mesi e 7 fino a 3. Per quanto riguarda le ore settimanali di tirocinio, la media è stata di 24 ore a settimana: 14 persone sono state impiegate per più di 28 ore, 13 per un ammontare settimanale di ore tra 20 e 23, 8 persone tra 24 e 28 ore e cinque persone per meno di 20 ore. I tirocini hanno avuto una durata media di 24 ore settimanali e complessivamente le indennità ricevute dai partecipanti per il tirocinio svolto ammontano a 88mila euro.

Un’ottima risposta è stata quella delle aziende del territorio perché sono 34 i soggetti che si sono resi disponibili ad accogliere gli inserimenti lavoratori tra imprese e associazioni del Terzo settore (14), enti pubblici (4), aziende private (16). Molte anche le figure coinvolte in questo percorso: sono 16 gli assistenti sociali che hanno partecipato al percorso, 6 i tutor di inserimento, 15 i case manager, 54 i tutor aziendali, 5 esperti in formazione e 12 altre figure.
Per le persone partecipanti al percorso sono stati attivati anche servizi di conciliazione vita-lavoro, come quello di baby-sitting per i figli minori o la fornitura di titoli di viaggio, per coprire le spese per raggiungere il luogo dell’inserimento lavorativo.